Estero: come aprire un’attività in Svizzera

DESCRIZIONE

Per il sesto anno consecutivo la Svizzera è stata eletta l’economia più competitiva al mondo dal World Economic Forum. Il segreto? L’innovazione, grazie al primato del maggior numero di brevetti per milione di abitanti, un tasso di inflazione quasi nullo (0,3%) ed un reddito procapite incredibile, di circa 46 mila euro.
Molti i settori in espansione, tra cui i più promettenti sicuramente l’export e l’informatica, ma anche l’area delle biotecnologie e degli strumenti di precisione, che spiegano perfettamente perché solo l’anno scorso siano state avviate ben 2.500 imprese nel territorio della Confederazione.
La burocrazia in Svizzera è da sempre snella, efficiente e disponibile al confronto. Tutti parlano inglese, la corruzione è pressoché inesistente, i servizi sono efficienti e basati su una modernizzazione continua.
Aprire un’attività qui è semplicissimo. Basta scegliere la forma societaria, decidere se iscriversi o meno al registro del commercio, richiedere il domicilio in loco e aprire un conto corrente bancario. Spesa prevista? Meno di 1.000 euro e tempi rapidissimi. Per i fatturati inferiori agli 82 mila euro, poi, non è necessaria alcuna comunicazione né iscrizione, basta una registrazione che ha un costo di 150 euro.
Le tasse? Sono 3 e si pagano una sola volta all’anno, ed è l’ufficio delle imposte che si occupa di preparare la dichiarazione che il contribuente deve solo firmare. L’Iva si paga ogni 3 mesi e richiede solo 10 minuti: dieci giorni è il tempo previsto per ricevere i rimborsi.
Le facilitazioni per chi desidera fare impresa sono davvero tante. A supporto delle attività indipendenti sono stati per esempio allestiti i cosiddetti “business center”, che offrono spazi di lavoro e incubazione d’impresa. Inoltre sono presenti anche aiuti di carattere finanziario. Nel Canton Ticino, per esempio, esiste un programma, il Programma Copernico, che prevede per le aziende che investono nell’innovazione di processo o di prodotto, l’esonero parziale o totale delle imposte sull’utile e sul capitale fino a 5 anni, e in aggiunta dei contributi a fondo perduto del 10-25% sugli investimenti innovativi, degli incentivi all’assunzione e dei contributi per la partecipazione a fiere specialistiche e di settore.
Senza contare le tasse. Decidere di aprire un’azienda in Svizzera vuol dire andare incontro ad una pressione fiscale compresa tra il 16 e il 15%, ovvero circa la metà di quella italiana. Per l’Iva poi si parla dell’8%, percentuale che in alcuni settori come l’alberghiero scende addirittura al 3,8%.
Ovviamente esistono anche i contro. La manodopera presente sul posto è specializzata e competitiva. La retribuzione base difficilmente scende sotto i 1.800 euro, dato anche l’elevato costo della vita, e la cosa incide notevolmente sui bilanci.

Piaciuto questo articolo? Ricordati che se ti occorre una mano per promuovere la tua attività ad un costo contenuto, puoi provare a contattare i nostri partners.

[divider]

2023-10-10T20:57:48+02:0019 Ottobre 14|Estero|