Come aprire una cioccolateria

DESCRIZIONE

Il cioccolato è un prodotto versatile e affascinante, un materiale plasmabile che può essere impiegato a qualsiasi temperatura ed in tutte le forme, ma anche una grande opportunità di business per chi vuole intraprendere, per chi ama sperimentare e ha gusto per la precisione, per chi vuole puntare sulla qualità, nell’abbinamento ad altri ingredienti ma anche nella selezione dei fornitori.
Il cioccolato richiede preparazione. Per intraprendere condizione necessaria ma non sufficiente è frequentare una scuola di pasticceria classica, cui occorre aggiungere tanta gavetta presso una delle molte scuole che organizzano corsi specialistici. Ne esistono di vari livelli e di diverse durate, con costi che oscillano tra i 600 e i 3.500 euro.
Una volta acquisita una certa dimestichezza con quest’arte, si può pensare di aprire un proprio negozio. Per emergere bisogna inventarsi qualcosa di nuovo, perché la concorrenza è elevata: proporre oggetti di cioccolato può essere una soluzione, specie se raffinati e ricchi di dettagli, oppure puntare su cioccolati differenti, con abbinamenti particolari in grado di attrarre l’attenzione. La diversificazione anche qui è importante, anche perché un negozio tradizionale lavora mediamente solo 8 mesi l’anno. La stagione del cioccolato va generalmente da ottobre a Pasqua, poi inizia il calo. Un aspetto da tenere presente quando si redige il business plan.
Un altro fattore fondamentale chiaramente è il locale, che deve presentare preferibilmente una vetrina esposta verso nord e disporre tra laboratorio e area vendita di uno spazio non inferiore a 50 mq, in cui bagno e spogliatoio sono obbligatori per legge. Il laboratorio dovrà poi essere attrezzato di tutti i macchinari: sicuramente un paio di temperatrici (costano mediamente 15 mila euro ciascuna), una raffinatrice, un nastro ricopritore di cioccolato ed un forno per arte bianca. L’investimento complessivo? Da 50 a 100 mila euro quello minimo, cui bisogna aggiungere il costo per il registratore di cassa (altri 2.500 euro), quello per il banco vendita, dal prezzo variabile a seconda che sia refrigerato o meno, ed ovviamente la spesa per il primo acquisto di materia prima.
Per quello che concerne la burocrazia, invece, per l’apertura di un negozio bisogna richiedere il permesso di avvio al Comune, aprire la Partita IVA, iscriversi al registro della Camera di Commercio e all’Albo delle imprese artigiane, oltre che richiedere il nulla osta Asl per i requisiti igienici dei locali. Frequentare un corso Hccp non è obbligatorio ma è tuttavia fortemente consigliato.
Capitolo redditività. È molto difficile fare previsioni su questo tipo di attività, quello che è certo è che per riuscire a sopravvivere bisogna fatturare almeno 80-90 mila euro già il primo anno, per poi crescere annualmente di almeno l’8%.

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BUROCRAZIA

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  • Apertura della Partita Iva
  • Iscrizione al Registro delle imprese presso la Camera di Commercio
  • Iscrizione all’Albo artigiani e all’Inail
  • Richiesta del nulla osta Asl per i requisiti igienici dei locali
  • Dichiarazione di inizio attività al comune

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INVESTIMENTI

Descrizione Costo
Laboratorio e attrezzature  90.000 €
Materie prime  10.000 €
Totale 100.000 €
2023-10-10T20:59:13+02:0012 Ottobre 14|75.000-100.000 €, Food|