Estero: come trasferirsi in Malesia

• DESCRIZIONE
• BUROCRAZIA
•  COSTO DELLA VITA

DESCRIZIONE

Le bellezze naturali lasciano letteralmente senza fiato. Isole in cui fuggire dal caos, spiagge incontaminate dove tra maggio e settembre giungono pure le tartarughe a deporre le loro uova, verdi risaie che si estendono per chilometri. Ma non solo. Anche città metropolitane piene di boutique, ristoranti, locali notturni, in cui la vita sembra non fermarsi mai. Megalopoli in cui lo sviluppo economico degli ultimi anni non ha cancellato minimamente le culture locali, anzi, in cui convivono perfettamente grattacieli giganti come le torri Petronas e tradizioni secolari quali la pittura del batik o il volo degli aquiloni. Questa è la Malesia.
Il paese vive attualmente un periodo di grande sviluppo. Si colloca tra le nazioni con reddito medio, circa 2.600 dollari al mese, ma secondo le stime degli analisti dovrebbe entrare tra quelle di fascia alta già nel 2020. Purtuttavia, il costo della vita è del 40% più basso rispetto allo standard europeo.
Per chi vuole investire sono tanti i settori su cui puntare. Sicuramente quello elettronico ed elettrico, che rappresentano il 50% dell’export, ma anche quello della meccanica e dell’agricoltura. Inoltre, malgrado la già massiccia presenza italiana, non ci si può dimenticare della ristorazione, in cui c’è ancora tanto mercato.
Diverse sono anche le professionalità richieste. Architetti, ingegneri, ricercatori. Basta una laurea italiana per lavorare qui, e trovare lavoro è piuttosto semplice. Stampa locale e agenzie aiutano molto, ma a fare da padrone è soprattutto il passaparola. Farsi segnalare da qualche italiano presente sul posto può essere la mossa giusta per accorciare notevolmente i tempi.
Se si desidera mettersi in proprio è bene sapere due o tre cose. Il diritto malese prevede tre diverse tipologie di forme d’impresa: l’impresa individuale, la società di persone e quella di capitali, che possono essere a loro volta a responsabilità limitata o illimitata per azioni o per garanzia. La legge prevede l’obbligo per le società di avere almeno due amministratori che detengano la residenza esclusiva o principale in Malesia. Non ci sono tuttavia impedimenti, vincoli o limiti riguardo le partecipazioni di capitale estero in progetti di investimento.
Per lavorare in questo paese per un periodo superiore a 3 mesi è necessario avere il visto annuale, da richiedere presso la Sezione Consolare dell’Ambasciata della Malesia a Roma o presso il Consolato malese a Milano. Tale visto è rinnovabile solo di anno in anno anche se la classe politica sta operando per cercare di fare in modo che abbia una durata più lunga, date anche le pressioni degli investitori stranieri. Farsi assumere da un’azienda locale è comunque difficile. Attualmente se un’azienda malese vuole assumere un immigrato deve infatti dimostrare che siano necessarie proprio le sue competenze e che tali competenze non si possano trovare in un malesiano.
Per saperne di più, si consiglia di sfogliare i magazine economici che offrono notizie sui paesi asiatici, il sito del ministero degli Affari Esteri  o quello del Commercio Internazionale e dell’Industria.

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BUROCRAZIA

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• Richiesta del visto annuale presso la Sezione Consolare dell’Ambasciata della Malesia a Roma o presso il Consolato malese a Milano

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COSTO DELLA VITA