Focus: come scegliere la forma societaria

DESCRIZIONE

Il sogno di mettersi in proprio d’un tratto è a portata di mano. L’ideale geniale è arrivata, il business plan è pronto e i capitali necessari per iniziare sono stati trovati. Poi, il dubbio. Quale forma societaria scegliere? La domanda sorge a tutti, prima o poi. In realtà, la risposta giusta è che non è affatto detto che sia necessario crearne una. Tutto dipende dalla tipologia di business che si vuole creare.
L’attività verrà svolta per più di 30 giorni di fila e per un compenso annuo superiore a 5 mila euro? Se la risposta è no, allora non si ha bisogno di aprire una società. Qualora invece fosse sì, e si esercitasse una professione intellettuale da soli, allora sarà sufficiente aprire una Partita Iva. Farlo ha un costo pressoché nullo, si può provvedere anche da web ed ottenere entro qualche giorno. Il vero problema sono i costi di mantenimento tra cui quello del commercialista (circa 1.000 euro l’anno), l’Irpef, l’Irap, i contributi Inps e i circa 100 euro per l’iscrizione alla Camera di Commercio.
Se l’attività venisse svolta invece da più di una persona e richiedesse l’investimento di più parti, allora la soluzione ottimale sarebbe quella di creare una società. Tra quelle di persone e quelle di capitali, la scelta non è sempre facile, ma generalmente si preferiscono le seconde perché permettono di dormire sonni tranquilli senza mettere a rischio il proprio capitale . Se la società fallisce, infatti, i patrimoni personali non vengono intaccati. Una bella sicurezza, in sostanza, che sicuramente compensa i maggiori impegni burocratici.
Ora, esistono 3 tipi di società di capitali. Oltre a quella a responsabilità limitata (Srl), ci sono la società a responsabilità limitata semplificata (Srls) e la società per azioni (Spa). L’ultima in genere è l’ideale se si hanno piani ambiziosi, tra cui per esempio quello di quotarsi in Borsa. Implica spese gestionali consistenti, maggiore burocrazia ed investimenti notevoli, ma permette di realizzare progetti dagli orizzonti più ampi.
La Srls è invece preferibile se non si hanno esigenze di accesso al credito bancario. Istituita nel 2012 per favorire l’occupazione giovanile e la nascita di nuove imprese, può essere costituita anche con un unico euro, non richiede l’obbligo di deposito del 25% del capitale sociale e può essere composta anche da persone con più di 35 anni. In pratica presenta gli stessi vantaggi di una qualsiasi società di capitali, proteggendo completamente i beni personali dei soci, ma ha spese di costituzione e di mantenimento nettamente inferiori a tutte le altre, prestandosi perfettamente a chiunque per esempio voglia svolgere un’attività sul web. Chiaramente, come si diceva, questo tipo di società non è adatta qualora si abbia bisogno di chiedere un finanziamento ad una banca. Avere infatti un capitale sociale di un solo euro non trasmette esattamente un segno di fiducia ad un investitore. Meglio in quel caso optare per una più tradizionale Srl.
Alternativamente, qualora si vogliano svolgere alcune attività intellettuali o di servizi (infermieristici, di pulizie, etc) si può pensare di creare una cooperativa. Una strada molto interessante, specie alla luce delle tante agevolazioni fiscali che questa eventualità comporta.

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2023-10-10T22:04:48+02:004 Marzo 14|Focus|