Come intraprendere a Praga

DESCRIZIONE

La Repubblica Ceca ha il Pil più in crescita di tutta Europa. La disoccupazione è sotto il 5%, l’inflazione è inferiore all’1% e quest’anno l’economia mostra una vera e propria euforia, molto simile a quella del 2007. Al punto che il paese è al quarto posto fra i migliori Paesi in cui ricominciare nel mondo, il primo in Europa (secondo la ricerca Expat Explorer Survey).
In tutto questo, Praga spicca in tutte le classifiche delle migliori città dove intraprendere. I vantaggi per chi fa impresa in loco infatti sono molteplici. La burocrazia è snella ed efficiente e con una licenza di avvio attività, che si ottiene in 20-30 giorni, spendendo circa 40 euro, si può intraprendere in 80 ambiti diversi, dall’immobiliare all’import-export. Il costo del personale è davvero irrisorio. Lo stipendio minimo qui è di 350 euro al mese, ed un operaio ne percepisce circa 500. Inoltre il livello di tassazione è molto basso. L’aliquota fiscale per i redditi societari inizia da un bassissimo 19%, percentuale che scende al 15% per i professionisti. Tutto ciò spiega i motivi per cui Praga quest’anno è salita al 36° posto nella classifica Doing Business della Banca Mondiale 2016 (dal 44° dello scorso anno, l’Italia è al 45°).
Tanti sono i settori dell’economia su cui puntare, a cominciare da quello dell’automotive, passando per il turismo. Le stime dell’Ufficio di statistica ceco indicano per lo scorso anno un aumento del 10,2% del flusso di visitatori, pari a quasi 18 milioni di arrivi, grazie anche alla presenza di ben 11 siti inseriti nel patrimonio Unesco. Ma accanto alle attività tradizionali sta prendendo molto piede anche l’information technology. Impossibile non citare a riguardo il South Moravian Innovation Centre, accelleratore che negli ultimi sei anni ha supportato oltre 60 startup.
Per gli italiani che volessero fare impresa in loco, il consiglio è di puntare in settori su cui si è già accumulata esperienza. Malgrado le numerose opportunità, il livello di professionalità oggi è più alto rispetto al passato e non c’è spazio per chi si improvvisa. Solo chi valorizza competenze già acquisite può trovare ancora chance profittevoli. L’unica avvertenza riguarda la lingua, perché se è vero che a Praga si vive benissimo con l’inglese e che i siti governativi sono tutti bilingue, il ceco è complesso e richiede almeno un paio d’anni di studio. Bene quindi affidarsi ai tanti consulenti e strutture locali che conoscono anche l’italiano.
Per reperire qualche informazione utile, invece, per chi vuole aprire o rilevare un’attività sul posto, consigliamo il Portale di CzechTrade, agenzia governativa per la promozione all’export, oppure il sito della Camera di commercio e industria italo-greca.

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2023-10-10T13:42:08+02:0020 Novembre 16|Estero|