Focus: come brevettare un’idea

DESCRIZIONE

Innanzitutto sfatiamo subito un mito. Purtroppo non tutte le idee si possono brevettare. In genere è possibile solo per quelle da cui è possibile generare un processo produttivo che porti alla risoluzione di un problema tecnico, oppure un prodotto. Il brevetto può infatti riguardare soltanto invenzioni, modelli di utilità (che rendano più efficienti l’impiego di strumenti, utensili e macchine) oppure modelli ornamentali, colori e forme il cui scopo è l’abbellimento di un bene. Se la propria idea rientra in una di queste categorie, allora si può pensare di brevettarla e quindi di acquisire quel diritto, sancito da un’autorità garante, di sfruttarla per un certo periodo di tempo, su una certa area geografica, in maniera esclusiva.
Ma come si fa a registrare un brevetto? Prima di procedere con la registrazione, è bene effettuare tutte le verifiche del caso sulla banca dati dell’Ufficio Brevetti Europeo, su quella dell’Uibm e dell’Ufficio brevetti Usa, accertandosi che l’invenzione non esista già, che non sia stata brevettata da altre persone e che oltre ad essere effettivamente applicabile dal punto di vista industriale, non violi alcuna legge e non sia in contrasto con temi quali il buon costume e l’ordine pubblico. Se questi controlli danno esito positivo, allora si può presentare l’opportuna domanda di registrazione. La domanda richiede l’allegamento di una descrizione dell’invenzione, dell’elenco delle rivendicazioni (in italiano ed inglese), cioè in pratica di chi può beneficiare dei diritti dell’invenzione, di un documento in cui si designa l’inventore e delle tavole dei disegni. Ed è scaricabile online. Il verbale di deposito, pagati i diritti di segreteria, si può depositare presso l’Uibm a Roma, o presso le Camere di Commercio.
I costi? Presso l’Uibm si parla di circa 45 euro per i diritti di segreteria, a cui bisogna aggiungerne altri 30 per le marche da bollo, da 120 a 600 per i diritti di deposito, variabili a seconda del numero di pagine, e altri 50 per l’invio telematico.
Effettuato il deposito, si acquisisce il diritto di monopolio per l’attuazione e lo sfruttamento, che nel caso delle invenzioni ha una durata di 20 anni, mentre è solo di 10 per i modelli di utilità e di 5 per i modelli ornamentali. Entro 12 mesi dal deposito nazionale, inoltre, si può pensare di estendere il brevetto in maniera internazionale nei Paesi di interesse. In questo caso il costo è decisamente più elevato. Per una domanda internazionale si parla infatti di circa 7 mila euro, mentre per una nazionalizzazione ampia che riguardi Europa, Usa, Giappone, Cina, oppure altri paesi, si può arrivare tranquillamente a qualche decina di migliaia di euro. Meglio in questo caso rivolgersi all’assistenza di uno studio di consulenza brevettuale. Se non si estende correttamente il brevetto entro i termini, infatti, non si può farlo successivamente. Si rischia di perdere per sempre il diritto di tutelare la propria invenzione.

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2023-10-10T21:58:24+02:002 Aprile 14|Focus|