Come investire nell’agricoltura biodinamica

DESCRIZIONE

Inventata nel 1924 dal filosofo tedesco Rudolf Steiner, che voleva trovare tecniche e soluzioni per i danni causati alla terra dai prodotti chimici, la biodinamica è oggi diventata un business con un valore di mercato di 445 milioni di euro, che coinvolge oltre 4.500 aziende italiane.
Si tratta di particolari tecniche di coltivazione che prevedono l’abolizione dell’uso di fertilizzanti chimici sintetici e pesticidi, ed invece l’impiego al loro posto di concime solido da cortile, materiale vegetale usato come fertilizzante, rotazioni colturali e sostanze minerali che servono da antiparassitari.
Il momento d’altro canto è quello giusto per investire. Il costo della terra non è mai stato così basso, anche a causa dell’elevato abbandono delle terre coltivate, che procede al ritmo di 100 mila ettari l’anno. Allo stesso tempo, tuttavia, c’è una maggiore sensibilità della politica verso il tema, che spiega le tante forme di agevolazioni, incentivi e fondi nati per supportare la nascita di aziende agricole. Come i mutui a tasso zero o quelli a tasso agevolato, per esempio.
Ma su cosa bisogna puntare? Sicuramente le coltivazioni che vanno per la maggiore sono quelle di cereali e di grano biologico (molto richiesto nel Nord Europa). Non si possono tuttavia trascurare neppure le aziende zootecniche di carne e derivati, anche a causa della crescente attenzione dei consumatori, oppure le aziende che producono vino biodinamico.
Per iniziare serve prima di tutto un terreno, di cui però è difficile fare una stima del costo, che dipende da numerosi fattori. L’Inea, Istituto di Analisi e studi di politica agraria, stima intorno a 20mila euro il valore medio per ettaro, mentre 850 euro è il costo del canone medio.
In secondo luogo, bisogna certificarsi. La certificazione di azienda biodinamica viene rilasciata da Demeter, associazione privata di produttori, trasformatori e distributori di alimenti biodinamici. Prima di fare domanda occorrono tuttavia due requisiti: avere già ottenuto la certificazione di azienda biologica e dimostrare di conoscere le tecniche biodinamiche.
Gli esperti suggeriscono inoltre di entrare a far parte di un consorzio. I consorzi sono strutture che organizzano varie iniziative e che soprattutto aiutano le aziende biodinamiche a cercare nuovi sbocchi sul mercato. I vantaggi sono molteplici: la possibilità di partecipare a fiere nazionali e internazionali, bandi e progetti comuni, ma anche di ottimizzare i costi di trasformazione e trasporto, di avere uno spaccio comune e un sito di e-commerce.

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BUROCRAZIA

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  • Certificazione di azienda biologica
  • Certificazione di azienda biodinamica rilasciata da Demeter
  • Eventuale iscrizione ad un consorzio

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2023-10-10T13:59:35+02:007 Maggio 16|Focus|