In questi mesi, l’esplodere del fenomeno dei bitcoin ha portato alla ribalta un tema di grande attualità, quello della blockchain, che tuttavia non può essere visto unicamente in relazione alle criptomonete.
Ma cos’è esattamente e come funziona la blockchain? In realtà non esiste una definizione univoca di blockchain. Si può dire che si tratta di un protocollo di comunicazione, una sorta di database distribuito che sfrutta la tecnologia peer-to-peer e che chiunque può prelevare dal web, diventando in questo modo un nodo della rete. Questa tecnologia può essere utilizzata in tutti gli ambiti in cui è necessaria una relazione tra più persone o gruppi, garantendo la più assoluta sicurezza, perché tutte le operazioni e tutte le transazioni vengono sorvegliate dai nodi, che ne certificano la correttezza e ne possono mantenere l’anonimato.
Questo protocollo sicuro e inespugnabile può trovare infinite applicazioni ed esistono molteplici ambiti in cui è possibile pensare di impiegarlo per fare impresa. L’ambito finanziario è sicuramente in generale quello più attivo sul tema, ma c’è anche tutto il mondo dell’Internet of Things, dove la blockchain è molto preziosa per certificare l’attendibilità delle informazioni trasmesse da oggetti e sensori. E non solo. In un futuro piuttosto prossimo la blockchain potrà sostituire un atto notarile, permettere la condivisione e l’archiviazione di dati contrattuali tra aziende e privati, garantire il corretto scambio di titoli e azioni, certificare la bontà delle votazioni, abbattere il tempo delle transazioni nei pagamenti digitali, gestire i dati medici sanitari dei pazienti e supportare la Pubblica amministrazione nella creazione di una vera identità digitale dei cittadini, che permetterebbe per esempio di ridurre l’evasione fiscale. Le sue possibilità di applicazione sono davvero illimitate.
L’interesse crescente verso questa tecnologia è dimostrato anche dal numero sempre crescente di startup nate attorno a questo argomento. Secondo un report elaborato l’anno scorso negli USA, il mercato della blockchain nato con la criptovaluta bitcoin, nel 2017 ha toccato una capitalizzazione che si aggira intorno a 150 miliardi di dollari, e le Ico (Initial coin offering: un mezzo di crowfunding non regolamentato per nuove criptovalute) nel settore sarebbero esplose toccando quota 250, pari a più di 2 miliardi di dollari raccolti solo l’anno scorso. Un trend che ha incentivato anche gli investimenti da parte dei venture capital, cresciuti del 36% tra il 2016 e il 2017, per un valore (stimato) di 831 milioni di dollari.
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