Come trasferirsi a Miami

DESCRIZIONE

Miami non significa soltanto spiagge bianche, mare turchese e bel clima. Grazie alle politiche messe in atto negli ultimi anni, la città sta vivendo un momento d’oro: la popolazione è in costante aumento, si contano quasi 30mila italiani, le infrastrutture sono in continuo sviluppo e l’economia è in perfetta salute. Il settore trainante è il turismo, ma crescono anche quello del commercio, dell’information technology e dei trasporti. Il segreto di questo successo? Sicuramente la burocrazia, che è essenziale. Per aprire un’attività si può fare quasi tutto dal Web, e a seconda della forma societaria può bastare l’ausilio di un avvocato, con un costo che si aggira intorno ai 1.000 euro. Poi c’è la velocità di assunzione (per assumere qualcuno una semplice lettera è sufficiente, così come per licenziarla) ed il costo della vita. Miami è più conveniente di New York (anche del 60%), Washington e San Francisco. Ed infine, c’è la pressione fiscale incredibilmente leggera. Se in Italia il prelievo fiscale può essere superiore al 40%, e negli altri paesi USA si parla del 32%, in Florida è ancora più basso!
Che cosa bisogna fare per trasferirsi qui? Per entrare e soggiornare negli Stati Uniti per un periodo inferiore a tre mesi è obbligatorio avere il passaporto. Quelli con foto digitale emessi prima del 26 ottobre 2006, quelli a lettura ottica, rilasciati dal 26 ottobre 2005, e quelli elettronici non necessitano la richiesta del Visto, al contrario degli altri. È comunque sempre obbligatoria l’autorizzazione Esta (Electronic system for travel authorization), da richiedere prima del viaggio.
Per soggiorni superiori a 90 giorni finalizzati a motivi di lavoro o di studio, gli Stati Uniti prevedono un numero fisso di ingressi ogni anno a seconda della ragione del soggiorno. Chi vuole cercare lavoro sul posto e non ha nessun parente lì ha due strade: richiedere la Green Card dedicata a persone altamente qualificate, come specialisti e professionisti, oppure partecipare alla lotteria statale che ogni anno assegna 50mila posti. Richiede semplicemente di non soffrire di disturbi mentali e di non avere precedenti penali.
Infine, per chi necessita di un Visto di soggiorno in qualità di imprenditore, vi sono due requisiti: aver avviato un’attività in loco e presentare un business plan. I visti di questa categoria sono circa 10mila ogni anno.

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2023-10-10T14:25:41+02:0017 Gennaio 16|Estero|