Da circa un anno, la Rete Ferroviaria Italiana sta mettendo a disposizione della collettività i vecchi binari non più utilizzati, in cambio della custodia e della manutenzione degli immobili, ponendo un solo vincolo: che si faccia di questi spazi un uso pubblico per progetti di elevato valore sociale.
Ottenere una stazione è dunque più facile di una volta. Le ferrovie stanno facendo un’azione di responsabilità nei confronti del territorio, e lo stanno comunicando con chiarezza. Certo, le problematiche non mancano. Per esempio, aiuterebbe molto gli interessati avere a disposizione una lista delle stazioni disponibili. Inoltre, i tempi richiesti dalla burocrazia sono ancora molto lunghi. Tuttavia le possibilità non mancano.
Rfi e FerrovieNord assegnano in comodato gratuito gli spazi delle stazioni non più utilizzate ad enti, associazioni e soggetti che svolgono attività di volontariato e di pubblica utilità. La cessione in comodato gratuito è possibile solo alle Onlus, ma nulla vieta a imprese interessate di prendere in affitto le stazioni per la loro attività. I canoni sono quelli di mercato, ma si applicano anche degli sconti a seconda dei casi e della manutenzione necessaria.
Ma chi sono gli affittuari?
Generalmente si tratta di gestori di attività commerciali che propongono servizi ai pendolari, oppure piccoli punti vendita che possono promuovere il territorio e le relative attività economiche.
Chiaramente le stazioni dismesse si possono anche acquistare. Per tutti i fabbricati di Rfi non più strumentali all’esercizio ferroviario, quindi alienabili, gli interessati possono manifestare il loro interesse alle strutture territoriali competenti (Direzione territoriale produzione di Rfi) che avviano gli iter di vendita a prezzo di mercato tramite gara. I tempi dipendono dagli adempimenti tecnici necessari.
Piaciuto questo articolo? Ricordati che se ti occorre una mano per promuovere la tua attività ad un costo contenuto, puoi provare a contattare i nostri partner.
