Come recuperare castelli e tenute

DESCRIZIONE

Ben il 70% del patrimonio artistico del Pianeta appartiene all’Italia. Si tratta di una cifra enorme, specie se si considera la superficie del Bel Paese, che è solo lo 0,2% delle terre emerse. In questo panorama, sono oltre 25 mila secondo Wikipedia i nostri castelli, suddivisi tra fortezze, residenze nobiliari e castelli veri e propri, diffusi su tutto il territorio.

La proprietà di questi edifici è di enti pubblici e privati. Farsi carico della loro manutenzione ed evitarne il deperimento, mettendone in luce la bellezza, può risultare non soltanto un’ottima opportunità di business, ma anche un driver per lo sviluppo del Paese.

In Francia, per esempio, i Castelli della Loira hanno dato vita a percorsi studiati ad hoc per i turisti, che in questo modo possono ammirare mostre, concerti, spettacoli multimediali, oppure apprezzare gustosi aperitivi accompagnati da viste mozzafiato.

In Italia si fa invece sempre una certa fatica a creare dei “sistemi”. Ma oggi i proprietari possono contare su una possibilità in più, un’opportunità offerta dal network di Assocastelli, che raggruppa 350 proprietari e gestori e incentiva interventi volti a valorizzare il patrimonio architettonico italiano: stiamo parlando dell’Heritage Bonus. L’Heritage Bonus è un contributo a fondo perduto nella misura massima del 25% dell’importo preventivato per l’esecuzione dei lavori di restauro e conservazione, fino a 200mila euro. Tale bonus è a disposizione per tutta la committenza privata, comprese istituzioni, fondazioni ed enti che non abbiano l’obbligo di procedere attraverso evidenza pubblica (gare). L’agevolazione riguarda anche tenute, ville, palazzi e masserie.

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2023-10-09T21:42:07+02:0028 Aprile 19|Focus|