Come aprire un sito di e-commerce

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DESCRIZIONE
Quando si decide di avviare un’attività in ambito e-commerce aprendo un proprio e-shop, indipendentemente dal settore merceologico in cui si intende operare, bisogna compiere una serie di passi fondamentali.

Prima di tutto la scelta del prodotto. Se non si ha a disposizione un budget particolarmente alto che consenta di acquisire dati da aziende specializzate, è comunque opportuno effettuare una ricerca sul web per conoscere il mercato in cui si vuole agire. Occorre analizzare il numero e le caratteristiche dei principali competitor, le caratteristiche e i limiti dei loro prodotti (in termini di qualità e di prezzi), ed eventualmente scoprire nicchie di mercato fino a quel momento inesplorate in cui inserirsi. Una operazione che richiede in media qualche giorno di analisi, ma nessun costo.

Secondariamente, bisogna scegliere il team. Non basta avere una buona idea di business; è necessario disporre delle competenze necessarie, a seconda dell’attività e della strategia di mercato che si intende perseguire. Esperti di marketing, di copywriting, web-designer. La domanda da porsi è: sono in grado di realizzare l’idea?

Poi c’è la burocrazia. Gli step per aprire una società sono ben definiti. Presentarsi davanti ad un notaio, registrare l’attività in camera di commercio, versare le relative tasse e aprire un conto corrente bancario. Se si sceglie la formula delle srl a 1 euro per gli under 35, che non comportano il pagamento delle spese notarili, le questioni burocratiche richiedono un paio di giorni e circa 1.000 euro di costo. Alternativamente, nel caso di attività individuale, si può pensare all’apertura di una partita IVA, che ha costi di gestione notevolmente ridotti ma espone a rischi maggiori.

Capitolo a parte è invece la logistica. Con budget elevati è possibile organizzare un magazzino in cui conservare i prodotti e far partire le spedizioni. Qualora invece i capitali da investire fossero più modesti, esistono società di dropshipper facilmente individuabili da qualunque motore di ricerca su tutto il territorio nazionale. A queste è possibile affidare l’onore dell’approvvigionamento, dello stoccaggio e della consegna delle merci e girare semplicemente gli ordini ricevuti. Negoziare con il fornitore le condizioni e le tariffe del servizio di drop shipping richiede in genere un paio di giorni. E non comporta nessuna spesa, in quanto si paga per prodotto venduto e il costo è caricato sul prezzo finale.

A questo punto viene la scelta della tecnologia. Avendo deciso di aprire un proprio e-shop, e di non affidarsi a piattaforme marketplace come Amazon o Ebay che ospitano negozi elettronici, è necessario dotarsi di un software magari open source (che non ha costi di licenza) che non soltanto abbia un’interfaccia visibile all’utente ma che permetta di gestire l’intera attività di e-commerce. Un’idea potrebbe essere Magento, uno dei software più diffusi, che tuttavia dovrebbe essere integrato da layout meno “basic” che consentano di rendere più accattivante l’immagine del negozio. In genere l’aiuto di un professionista, che si occupi anche della registrazione del dominio, è consigliato e comporta una spesa che oscilla dai 2.000 euro in su.

Pronto il negozio, bisogna rivolgersi a strutture come Banca Sella oppure Servizi Interbancari, e aprire un conto presso di loro per poter ottenere il diritto a transazioni con carte di credito, con un esborso tra spese e versamenti di circa 500 euro. Questo consentirà una volta ricevuta l’autorizzazione di potersi rivolgere a società quali Paypal, per abilitare queste forme di pagamento. Le tempistiche necessarie non dovrebbero superare un paio di giornate.

Infine il marketing. Per l’e-commerce la modalità più efficace per generare traffico è il marketing on-line, ed in particolare Adwords, che permette di fare campagne a pagamento per parole chiave su Google pagando solo gli annunci pubblicitari effettivamente cliccati dagli utenti. Scrivere gli annunci, definire la campagna e aprire un account richiede circa un giorno di lavoro, ed un investimento iniziale di almeno 2.500 euro. A cui se ne dovrebbero aggiungere un altro migliaio, da investire sui siti che fanno comparazione dei prezzi dei prodotti, per i quali si paga per ogni clic ottenuto. La registrazione è gratuita, è necessario aprire unicamente un account e comunicare i prezzi delle proprie merci. Da considerare, infine, per promuovere il proprio e-commerce, anche la possibilità di fare partnership con app di settore, capaci di generare traffico arrivando a gruppi di clienti specifici.


BUROCRAZIA

  • Apertura della società o della partita IVA
  • Conto fiscale
  • Iscrizione al Registro delle Imprese della Camera di Commercio;
  • Inps
  • Inail
  • Tassa sui rifiuti;
  • Valutazione del rischio L.626/1994;
  • Iscrizione alle associazioni di categoria (facoltativa).

INVESTIMENTI

Descrizione Costo
Burocrazia 1.000 €
Tecnologia 2.500 €
Marketing 4.000 €
 Totale 7.500 €
2023-10-09T10:04:21+02:0012 Settembre 13|1.000-10.000 €, Web|

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