Come aprire un ostello

DESCRIZIONE

Sono luoghi puliti e accoglienti, dove è possibile dormire con persone di altre nazioni, lingue e culture, spendendo poco. Stiamo parlando degli ostelli.
Aprire un ostello significa voler creare un luogo di scambio che apporti qualcosa nel territorio, qualcosa di lontano dai soliti ambienti asettici e che può rappresentare una grande avventura imprenditoriale. Ma gli step necessari sono tanti, la burocrazia variegata e gli investimenti necessari tutt’altro che irrilevanti. Questa è la ragione per cui serve un’adeguata pianificazione.
La prima cosa da fare, sempre, indipendentemente da dove si voglia avviare l’attività, è contattare il Comune. Spesso le istituzione locali spingono il turismo sociale e giovanile e sono disposte a concedere a canone agevolato (quando non addirittura gratis) edifici da ristrutturare oppure immobili pubblici. Capita anche che i Comuni emettano bandi per partecipare agli investimenti iniziali o che li sostengano per intero. Meglio documentarsi, dunque.
Il secondo passo è scegliere la forma societaria e capire quali siano le leggi locali, informandosi presso la Regione. Gli ostelli rientrano infatti tra le attività extra-alberghiere e sono disciplinati da leggi regionali. Per iniziare ad operare bisogna presentare al Comune una Dichiarazione di inizio attività (Dia), in cui in pratica si attesta il rispetto di quanto previsto a livello locale.
Il terzo step consiste nel definire lo stile dell’attività. Occorre scegliere il mobilio, l’arredamento, i colori delle camere. Ma non solo, perché un ostello non è un semplice albergo. È anche un luogo dove socializzare, giocare, conoscere persone. Serve dunque progettare degli ambienti comuni, da mettere a disposizione, creando anche una cucina per gli ospiti, in cui le persone abbiano la possibilità di preparare cibo fai da te. Graditissimi sono inoltre i servizi aggiuntivi, come la lavanderia self-service, il deposito bagagli e l’Internet point. Ma anche il noleggio bici e l’organizzazione di escursioni possono risultare un’ottima opportunità per arrotondare.
Capitolo investimenti. È piuttosto arduo fare delle stime sugli investimenti necessari per intraprendere questo business, perché molto dipende dal tipo di struttura che si riesce a reperire e dagli eventuali finanziamenti pubblici di cui si usufruisce. Difficile comunque trovare un edificio che non necessiti di lavori di ristrutturazione volti ad adeguare la struttura alla normativa. Mediamente questi lavori sono piuttosto dispendiosi e possono richiedere cifre che oscillano tra i 200 mila euro e il milione. A queste poi bisogna aggiungere il costo per l’arredamento e la promozione, ma anche quello per il personale, che rappresenta una voce importante, da tenere presente.

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BUROCRAZIA

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  • Scelta della forma societaria
  • Dia (Dichiarazione di inizio attività)

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INVESTIMENTI

Descrizione Costo
Lavori di ristrutturazione 200.000 €
Arredamento 50.000 €
Totale 250.000 €
2023-10-10T15:27:43+02:0028 Giugno 15|200-500.000 €, Wellness & Free Time|