Come aprire una startup agricola

startup agricola

DESCRIZIONE

Il 2014 è stato l’anno del ritorno alla terra. La facoltà di Agraria ha visto registrare un vero e proprio boom di iscrizioni e l’interesse dei giovani per il settore è cresciuto notevolmente, tanto che quasi un’azienda agricola su tre in Italia è guidata da under 35. Tra questi l’innovazione è di casa e la sperimentazione una cosa all’ordine del giorno. C’è così chi porta sul mercato grani antichi sconosciuti, specie autoctone con cui produrre farina, pasta e biscotti, chi cerca di ricavare integratori alimentari alternativi dalle alghe e chi recupera perfino letame biologico, per poi rivenderlo come fertilizzante a chi coltiva la terra.
Ma su cosa puntare? Il biologico sicuramente è un settore importante, con un tasso di crescita che l’anno scorso ha sfiorato il 9%, ma ci sono ampi spazi anche nel recupero di terreni degradati, nella ricerca di soluzioni per ridurre i rifiuti alimentari e nel turismo agricolo.
Per iniziare occorre conseguire la qualifica di imprenditore agricolo. Coldiretti organizza corsi ad hoc in tutta Italia, con prezzi che variano da regione a regione, di circa 100 ore. Molto consigliato poi un periodo di formazione sul campo, necessario per conseguire un minimo di esperienza. Lavorare la terra è un mestiere duro, che richiede pazienza e sacrifici. Bisogna capire se si è davvero pronti ad affrontarli.
Una volta acquisita una certa dimestichezza, si potrà valutare di mettersi in proprio. Chiaramente per cominciare bisogna trovare due cose: la terra e i finanziamenti.
La disponibilità di terreni messi a coltura negli ultimi anni è andata scemando, a causa delle cementificazione, ma alcune misure normative possono aiutare i giovani imprenditori. Il Decreto Terre vive, per esempio, ha messo all’asta o in affitto online oltre 5.550 terreni di proprietà demaniale. L’elenco dei terreni, suddiviso per area, può sicuramente essere molto utile. Alternativamente, c’è il Decreto Campo libero, il quale destina una serie di agevolazioni e misure ai giovani under 35, tra cui incentivi per le assunzioni e detrazioni per affitto dei terreni del 19%.
Per trovare i finanziamenti ci si può invece rivolgere a CreditAgriItalia che ogni anno mette a disposizione 100 milioni di euro per finanziare i giovani, previa presentazione di un progetto, nell’acquisto della terra. Per partire non occorrono grandi terreni. Si può fare business anche con tre ettari, ma è difficile cominciare con meno di 50 mila euro.
Capitolo burocrazia. Diventare un imprenditore agricolo non implica un iter burocratico particolarmente lungo. È sufficiente aprire la Partita Iva presso l’Agenzia delle Entrate, iscriversi al Registro delle Imprese (sezione speciale Agricoltura) e fare l’iscrizione e la dichiarazione presso l’Inps.

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BUROCRAZIA

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  • Apertura della Partita Iva
  • Iscrizione al Registro delle Imprese (sezione speciale Agricoltura)
  • Iscrizione Inps

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INVESTIMENTI

Descrizione Costo
Terreni e attrezzature 50.000 €
Totale 50.000 €
2023-10-10T15:58:13+02:0020 Marzo 15|40.000-50.000 €, Food|