Come aprire un ristorante

• DESCRIZIONE
• BUROCRAZIA
• INVESTIMENTI

DESCRIZIONE
É il sogno di tanti: mollare tutto e ricominciare dietro i fornelli di un ristorante. Lo dimostra il boom delle scuole di cucina, i cui iscritti sono aumentati del 40% in tre anni. Eppure aprire un ristorante di successo non è affatto semplice e ogni decisione deve essere presa con estrema attenzione, per non rischiare di chiudere rapidamente.

Prima di tutto bisogna cercare la location adatta al tipo di locale e al tipo di clientela che si vuole raggiungere, analizzando la concorrenza ed elaborando un business plan. Poi è necessaria l’autorizzazione rilasciata dal Sindaco del Comune (legge 287/1991), che può valere anche decine di migliaia di euro perchè concessa in numero limitato.Se non si è conseguito un diploma di scuola alberghiera o non si hanno almeno cinque anni di esperienza nel settore, sarà inoltre obbligatorio frequentare un corso Sab (Somministrazione Alimenti e Bevande) di 30-50 ore, per avere i requisiti professionali richiesti dalla legge. Quelli morali consistono semplicemente nel non aver ricevuto condanne e non essere stato dichiarato delinquente abituale.Il locale dovrà inoltre ricevere il nulla osta dall’Asl che certifichi di aver soddisfatto le disposizioni per l’igiene alimentare e la sicurezza.

Una volta scelta la forma giuridica da darsi (impresa famigliare, individuale, etc) è necessario comunicare all’Agenzia delle Entrate l’avvio dell’attività per ottenere la Partita IVA, potersi iscrivere alla Camera di Commercio, all’Inps e all’Inail. L’iter burocratico terminerà con la dichiarazione della superficie del locale presso il Comune (per la determinazione della tassa sui rifiuti) e con la richiesta dell’autorizzazione per l’insegna.

A questo punto non resta che ristrutturare il locale, cercare i fornitori, reperire il personale e ovviamente studiare la promozione per il lancio dell’attività.

Gli investimenti necessari per aprire un ristorante sono notevoli. In genere occorrono dai 90 ai 130 mila euro per l’allestimento del locale, 10-20 mila euro per la licenza, 40 mila euro circa per l’arredamento (sedie, tavoli, …), 5 mila per le stoviglie e non meno di 20 mila euro per le attrezzature (frigoriferi, cucina,…) . Con una media di 30 euro a scontrino, per un locale di 50-60 coperti, occorre un fatturato annuo di almeno 400 mila euro per sopravvivere. Numeri da tenere ben presente prima di intraprendere l’attività.

E se vi occorre una mano per promuovere l’attività ad un costo contenuto, provate a contattare i nostri partner.

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BUROCRAZIA

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• Licenza rilasciata dal Sindaco del Comune
• Attestato di frequenza del Sab
• Certificazione dell’Asl per l’igiene alimentare e la sicurezza
• Apertura della Partita IVA
• Iscrizione alla Camera di Commercio
• Inps
• Inail
• Dichiarazione della superficie del locale presso il Comune
• Autorizzazione per l’insegna

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INVESTIMENTI