Rispetto ai videomaker del passato, i creativi di oggi hanno la possibilità di realizzare video in grado di arrivare direttamente al pubblico. Inoltre si confrontano con un sistema meritocratico, in cui quello che piace è subito premiato da like, clic e commenti. Il successo sembra dunque alla portata di tutti e il web pullula di casi di persone che hanno sbancato il web. Tuttavia dietro ognuno di questi casi spesso c’è un duro lavoro e diversi tentativi falliti.
Ma come si può trasformare la passione per i video in una professione? Gli esperti suggeriscono quattro punti su cui concentrarsi.
Primo punto: realizzare. Il primo passo che bisogna compiere è quello di stimolare incessantemente la propria creatività, studiando le tecniche e iniziando fin da subito a mettere online i propri video. Non serve realizzare qualcosa di perfetto, il videomaker impara via via strada facendo.
Secondo punto: dare vita al proprio stile. Sviluppare uno stile personale è fondamentale. Quali sono i video che funzionano? In realtà non ci sono regole generali. Anche la celebre regola dei video brevi non vale più, infatti ci sono canali di videoblog che producono video con una durata compresa tra i 20 e i 30 minuti. Quello che invece può fare la differenza è la frequenza di pubblicazione. Il consiglio per farsi conoscere è di pubblicarne anche 2 o 3 al giorno.
Terzo punto: creare la propria community. Il web è pieno di community, ciascuna diversa l’una dall’altra. Per riuscire ad entrare nel mirino dei talent scout è necessario ritagliarsi il proprio spazio, individuando il proprio target, creando il proprio palinsesto personale di intrattenimento e dando vita alla propria community.
Quarto punto: costanza! La costanza in questo campo è fondamentale e se pensate di diventare milionari in poco tempo senza sforzo, allora questo non è il lavoro che fa per voi, anche perché per riuscire a portare a casa uno stipendio dignitoso occorrono davvero tantissme visualizzazioni. Su Youtube per esempio, mediamente si guadagna 2 dollari (1,7 euro) ogni 1.000 visualizzazioni. I valori variano da 0,3 fino a 10 dollari, in funzione del pubblico a cui ci si rivolge e ai contenuti. Per esempio, i cosiddetti contenuti family friendly generano revenue maggiori. Inoltre non tutte le visualizzazioni sono monetizzabili, perché non tutti i video sono considerati interessanti dagli investitori pubblicitari. Questo significa che non basta essere visti, ma che bisogna puntare su contenuti di qualità.
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| Descrizione | Costo |
|---|---|
| Creazione video | 100 € |
| Totale | 100 € |
