Come sviluppare un’applicazione

DESCRIZIONE

Oggi parliamo di applicazioni, o come vengono ormai comunemente chiamate, di app. Sono usate da tutti, scaricate da ogni parte del globo, ma sono davvero pochi quelle che le sanno fare. La buona notizia tuttavia è che non bisogna essere dei laureati in Informatica per realizzarne una, basta solo un idea, tanta applicazione e una grande costanza.
La prima cosa da fare è sempre porsi la domanda: che cosa serve? Ovvero, di che cosa possono aver bisogno gli utenti e/o le aziende? Un’app per essere vincente deve infatti risolvere un problema, oppure soddisfare un bisogno. Le caratteristiche ideali? Essere facile da usare ed in grado di non far perdere tempo a colui che la utilizza.
Il secondo passo è la scelta del target. A chi è indirizzata l’app? Si tratta di un’azienda? Oppure è destinata ad un pubblico più vasto? Una nicchia di mercato, o un target più ampio? Determinare il numero di potenziali clienti è fondamentale per essere in grado di stimare i possibili guadagni. Più grande è il target, più numerosi saranno i possibili ricavi ma per contro anche i competitors.
La scelta della piattaforma è lo step successivo. Bisogna decidere se operare su tutte le piattaforme (Google Android, Apple iOs, etc) oppure solo su una. Questa è un’altra scelta che influenza il target e quindi i potenziali ricavi, ma che ha un impatto anche sui costi di realizzazione.
Successivamente si arriva alla fase di programmazione, la fase più lunga e complessa, che può durare mesi se non anni, e che non finisce mai, perché bisogna sempre stare al passo con l’evoluzione delle piattaforme. Occorre avere una solida base di alcuni linguaggi, quali Java, C e Objective-C, ed imparare le regole e il lessico di tutti quei codici che fanno funzionare i dispositivi, permettendo loro di produrre dati o di compiere operazioni. Si tratta dello step più difficile, che richiede ore e ore di esercizi e di sperimentazioni. Se non si sa nulla di programmazione si può fare un corso, ne esistono di diversi tipi, anche gratuiti, come quelli organizzati dal Politecnico di Milano. Oppure, alternativamente, si possono utilizzare piattaforme specializzate nate apposta per realizzare app. Tra le più utilizzate vi sono Appsbuilder e Appdoit, con cui di fatto si utilizzano una serie di moduli precostituiti, da assemblare, nei quali bisogna soltanto aggiungere i contenuti.
Costruita l’applicazione, la si può rendere disponibile nei vari negozi online (operazione abbastanza semplice e dal costo modesto) e promuoverla. Le vie più economiche sono i social network, quelle più dispendiose le operazioni di marketing. Le prime hanno lo svantaggio di non riuscire sempre a concretizzarsi in risultati, le seconde sono più efficaci ma vanno studiate accuratamente sulla base del target da raggiungere. I volantini per esempio
Infine vi è la fase conclusiva. Monitorare e migliorare. Migliorare e monitorare. Bisogna controllare i risultati della propria App, cercando di cogliere i feed-back degli utenti, per poi intervenire sulla programmazione e modificarla, testare la nuova versione e quindi ritornare sugli store, in un ciclo continuo di miglioramento e fidelizzazione della clientela.

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2023-10-10T20:48:21+02:0028 Novembre 14|Web|