Professioni: come diventare un data analyst

DESCRIZIONE

Se si volesse riassumere in poche parole, si potrebbe dire che il data analyst è colui che è in grado di selezionare nella mole immensa di informazioni di un’azienda quelle davvero importanti, sintetizzandole e presentandole in maniera semplice per poter permettere a chi deve prendere delle decisioni di avere una chiara visione della situazione.

Negli Stati Uniti questa figura professionale è già stata codificata da tempo, anche se laggiù si parla più di data scientist che di data analyst. La differenza? Funzioni più ampie, tra cui quella non solo di sintetizzare l’informazione ma anche di saperla elaborare.
I dataset oltreoceano creano milioni di posti di lavoro, tanto che sono stati creati opportuni percorsi universitari per formare le “nuove leve”, e le prospettive future per questi appaiono rosee. I bookmakers americani infatti prevedono che nei prossimi anni saranno sempre di più le aziende che necessiteranno di professionisti in grado di occuparsi di big data, programmazione informatica e sistemistica. Ma qui da noi?
Anche in Italia chi macina dati pare avere migliaia di opportunità, e centinaia di possibili sbocchi lavorativi, in tanti settori diversi. Imprese, assicurazioni, aziende farmaceutiche sono solo alcuni dei tanti esempi. Tuttavia le facoltà italiane sono ancora sfornite di appositi corsi. L’unica eccezione è rappresentata dall’Università di Tor Vergata di Roma, che da poco ha introdotto il primo percorso formativo in Data Science. Altrimenti si può guardare all’estero, frequentando un corso di specializzazione in Data Science presso l’Università olandese di Eindhoven, oppure un corso a distanza mediante piattaforma online della Johns Hopkins University .
Fondamentalmente, comunque, per trovare lavoro in questo settore è sufficiente aver intrapreso un percorso di studi attinente, anche nel settore informatico o ingegneristico e non necessariamente in quello statistico. Meglio se coronato con uno stage universitario all’interno di un’azienda. Nel curriculum dovrà spiccare la capacità di utilizzo di programmi impiegati nell’analisi dei dati, quali Excel, Access o SAS. Imprescindibili per non essere scartati.
Ma quali sono le retribuzioni di questi esperti dei dati? Esperienza, conoscenza del settore, formazione universitaria e area geografica sono fattori che hanno chiaramente tutti un ruolo fondamentale sulle retribuzioni di questo tipo di professionisti. Ma anche la dimensione del datore di lavoro, le sue necessità e le sue esigenze possono essere determinanti. In genere, lo stipendio medio di un analista qualificato negli Stati Uniti può oscillare tra i 40 mila e i 60 mila dollari annui, che può aumentare velocemente con esperienza e competenza, mentre in Italia si parte da 30 mila euro fino a raggiungere in alcuni casi, in un periodo di 4-5 anni, i 50 mila.

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2023-10-10T21:56:03+02:0016 Aprile 14|Professioni|