Come recuperare le miniere abbandonate

DESCRIZIONE

Negli ultimi anni, le cave e le miniere, che un tempo erano il motore economico di molti comuni italiani, sono state chiuse e hanno finito per rimanere abbandonate. L’Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca ambientale (Ispra), un ente pubblico collegato al Ministero dell’Ambiente, al fine di valorizzare i luoghi connessi all’attività mineraria dismessa, si è occupata di censirli e oggi sappiamo che ammontano a 3mila.

Tipicamente sono gli enti locali a disporre delle miniere e sono loro che emanano i bandi finalizzati a recuperarle e a valorizzarle, dopo le necessarie bonifiche. E qui sorge una interessante opportunità: l’idea di trasformarle in luoghi attrattivi e di farle diventare parte dell’offerta turistica, un’offerta che coniuga storia, tradizione e folklore locale. Nascono in questo modo parchi minerari, miniere-museo, ecomusei, ma anche eventi e rappresentazioni folcloristiche che si ambientano in questi spazi, all’interno di contesti inaspettati o inconsueti, e perfino progetti artistici.

Protagonisti delle attività di riuso e di valorizzazione di questi luoghi sono spesso gruppi di giovani imprenditori, visionari, appassionati, in grado di creare un punto di contatto tra la dimensione della fatica e quella della bellezza, in grado di trasformare dei luoghi inconsueti in “pacchetti vendibili”.

Per saperne di più, consigliamo una visita al sito dell’Ispra: www.isprambiente.gov.it. E se invece vi occorre una mano per promuovere la vostra attività ad un costo contenuto, provate a contattare i nostri partner.

2023-10-09T21:32:44+02:0021 Luglio 19|Other|