Come mettersi in proprio con gli affitti brevi

affitti brevi

DESCRIZIONE

Gli affitti lampo sono un business che sta prendendo piede sempre più velocemente. Mentre molti proprietari faticano a trovare inquilini solventi in grado di garantire delle entrate pluriennali, famiglie e manager sono sempre più esigenti quando si spostano. Così se chi viaggia per lavoro può avere bisogno di un ambiente attrezzato, con tanto di ferro da stiro e lavatrice, le famiglie cercano soluzioni dove rilassarsi in gruppo, magari spendendo poco. Tutto questo spiega perfettamente il successo degli affitti brevi. Ma di cosa si tratta?
A differenza dei b&b e degli affittacamere, che concedono l’uso temporaneo di una sola stanza, le società che propongono affitti brevi consentono l’uso esclusivo di un’intera abitazione da parte degli ospiti per un minimo di due notti. Si tratta di una formula contrattuale ben definita, un’attività accessibile ai privati sprovvisti di Partita Iva (con un tetto massimo al numero di appartamenti affittabili che varia da regione a regione) come agli imprenditori, che possono affittare sfruttando contratti di locazione transitoria, o di foresteria.
Non possedete nessun appartamento? Niente paura. Anche l’intermediazione in questo campo può rappresentare un’ottima opportunità di business. Vediamo tutti gli step necessari.
Per iniziare bisogna prima di tutto individuare il proprio target. Una volta stabilita la tipologia di ospiti su cui puntare, occorre trovare gli appartamenti da affittare, appartamenti in perfette condizioni, con impianti a norma e forniture regolarizzate di luce e gas. Il web in questo caso è un mezzo potente, che aiuta molto, ma anche il passaparola funziona bene. Trovati gli appartamenti e stabilite le tariffe, che devono essere sempre più convenienti rispetto a quelle di un albergo ma tenere anche conto di tutti i costi fissi e variabili, non resta altro che consegnare le chiavi per conto del proprietario. La consegna deve essere fatta sul posto, verificando che tutto sia in ordine e che non ci siano problemi. Alla riconsegna, una volta controllato che non ci siano stati danni o furti, si verserà l’incasso al proprietario, trattenendo una provvigione del 25-30%. Tutto qui? Niente affatto. Per riuscire a distinguersi dalla concorrenza e conquistare una buona fetta di mercato, l’elemento importante sono i servizi ed è su questo che bisogna puntare. Offrire servizi aggiuntivi quali i servizi di lavanderia, di assistenza o di consegne a domicilio, può far sentire il cliente più seguito e fare la differenza rispetto alla proposta di un privato, oltre che rappresentare una notevole fonte di entrate aggiuntive, per nulla trascurabili.
Ma cosa bisogna fare per aprire la propria impresa? Basta soltanto munirsi di Pec (posta elettronica certificata) e inviare comunicazione a ComUnica, che riunisce tutti gli adempimenti necessari (Inps, Inail e Agenzia delle Entrate). Dopodiché non resta altro che inoltrare la propria richiesta di apertura della Partita Iva e completare la pratica con la firma digitale.
Capitolo investimenti. Quanti soldi occorrono? Per cominciare, tra l’investimento per la realizzazione di un sito e la realizzazione di un’opportuna campagna pubblicitaria possono bastare 30 mila euro. Ipotizzando di proporre una tariffa giornaliera media di 35 euro, vuol dire che l’obiettivo minimo di fatturato necessario per stare a galla è di circa 50 mila euro.

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BUROCRAZIA

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  • Munirsi di Pec
  • Inviare comunicazione a ComUnica
  • Aprire la Partita Iva
  • Completare la pratica con la firma digitale

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INVESTIMENTI

Descrizione Costo
Sito e Pubblicità 30.000 €
Totale  30.000 €
2023-10-10T16:39:39+02:0022 Febbraio 15|20.000-30.000 €, Services|