Come aprire un coworking

coworking

DESCRIZIONE

I coworking sono luoghi dove si possono affittare per diversi periodi di tempo postazioni di lavoro e sale riunioni. Può trattarsi di un’ora, di un giorno o addirittura di un anno. Si offrono in sostanza scrivania e rete wi-fi, con notevoli vantaggi per entrambe le parti. Chi affitta supera l’isolamento del lavoro da casa e acquisisce contatti. Chi avvia ottiene reddito e favorisce la nascita di nuove imprese.
Per iniziare si può partire in piccolo, ma non con meno di 200 mq. I costi degli affitti in genere sono alti e per stare dentro le spese occorrono ricavi per almeno 5-6 mila euro al mese. Diverso il discorso per chi decide di intraprendere dentro immobili di proprietà. In questo caso occorrerà soltanto tenere presenti i costi delle utenze e di almeno due dipendenti.
La location chiaramente è determinante. Se vi state domandando se sia meglio avviare un coworking in periferia oppure in un centro cittadino, sappiate che un risposta giusta non c’è. La periferia permette di lavorare accanto a laboratori artigianali e poli produttivi, il centro di avere maggiore visibilità. La cosa fondamentale è che l’ubicazione sia raggiungibile facilmente, con strade e mezzi, questo è l’unico aspetto imprescindibile. Occhio anche alle opportunità. In questo momento molte aziende stanno liberando spazi a causa di riduzioni del personale. Potrebbero avere a disposizione locali liberi da utilizzare a prezzi accessibili.
Ovviamente, una volta trovata l’area giusta, questa dovrà essere adeguatamente arredata. Tra scrivanie, tavoli e mobili occorre calcolare una spesa di circa 20 mila euro, cui bisogna aggiungerne altri 10 mila per stampanti, impianti per audio e videoconferenze, eventuali pc di cortesia e la connessione in fibra ottica. Gli spazi devono essere confortevoli ed esteticamente gradevoli, con decorazioni e colori che motivino e rendano piacevole l’ambiente.
Una volta sistemati gli spazi bisognerà nominare un community manager. Si tratta di colui che gestisce e cura i locali, conosce tutti coloro che lavorano nel coworking e che crea eventi e connessioni. Racchiude in sé le doti di un commerciale ma è anche un amministratore. Suo è il compito per esempio di stabilire le tariffe, che devono essere basse e incentivare l’affitto per lunghi periodi (è più redditizio).
Capitolo burocrazia: cosa bisogna fare? Per aprire un coworking occorre presentare la Comunicazione Unica presso la Camera di commercio, segnalare l’inizio attività al Comune (Scia), iscriversi al Registro delle imprese, aprire la Partita Iva e iscriversi all’Inail. Servono inoltre l’autorizzazione per l’installazione di insegne e cartelli stradali, la Valutazione del rischio e agibilità dei locali, Tari e Tasi.

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BUROCRAZIA

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  • ComUnica presso la Camera di Commercio
  • Segnalare inizio attività al Comune (Scia)
  • Iscrizione al Registro delle Imprese
  • Aprire la Partita Iva
  • Iscrizione all’Inail
  • Autorizzazione per l’installazione di insegne
  • Valutazione del rischio e agibilità dei locali
  • Tari e Tasi

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INVESTIMENTI

Descrizione Costo
Arredi 20.000 €
Attrezzature e impianti 10.000 €
Totale  30.000 €
2023-10-10T15:59:14+02:0015 Marzo 15|20.000-30.000 €, Services|