Il trend si chiama wellness (dall’inglese benessere) e ha generato la nascita di imprese sorte con un unico obiettivo: il relax dei clienti. Clienti che continuano a crescere. Si parla ormai di oltre 20 milioni di persone, che beneficiano dei quasi 24 mila centri benessere distribuiti in tutta Italia, per un giro d’affari di circa 10 miliardi l’anno. Ma c’è dunque ancora spazio per nuovi imprenditori?
La domanda di centri benessere è in continua crescita. Nelle strutture alberghiere sono diventati quasi un must e nelle grandi palestre, trattamenti di viso e corpo rappresentano circa il 10% del giro d’affari dell’azienda. Per cui lo spazio c’è, ma bisogna saperselo ritagliare. La ricetta per aprire un centro che renda è composta di tre ingredienti: fitness, beauty e relax, la cui proporzione deve essere stabilita solo dopo aver effettuato un’analisi del mercato locale.
La zona relax, composta da piscine idromassaggio, bagno turco, saune e lettini richiede in genere per l’allestimento circa 2.500 euro al mq e occupa solitamente circa il 20% della superficie. Il 65% riguarda invece la zona beauty, composta dalle cabine per trattamenti corpo e viso, epilazione e dimagranti e dall’area estetica, il cui costo di allestimento al mq è di un intorno di 2.000 euro. Ed infine c’è la zona fitness che rappresenta il 15% della superficie ed è suddivisa tra sale per personal trainer e zone con spalliere e cavi incrociati, il cui costo di allestimento al mq oscilla tra i 1.000 e i 1.200 euro.
L’investimento complessivo minimo per un centro benessere di 500 mq parte da 700-800 mila euro, ma dipende dalle finiture e dalla presenza di ulteriori servizi aggiuntivi quali la zona di medicina estetica, dove si preparano piani dietologici o si praticano trattamenti estetici ambulatoriali, oppure la zona snack o lunch. I costi variabili quali il pagamento dei cosmetici o del massaggiatore professionista sono per questo genere di business facilmente governabili. Il vero problema oltre alle utenze (gas, luce e acqua) è rappresentato dall’ammortamento della costruzione e dai costi fissi, poiché ogni cabina di estetica genera un costo che va recuperato con quanti più trattamenti possibile ed un livello di occupazione superiore al 50%.
Capitolo burocrazia, invece, attualmente non esiste una legge nazionale che disciplini il comparto. Ogni comune ha le sue leggi e nella maggior parte dei casi bastano una comunicazione e gli adempimenti sanitari per avviare un centro, senza nessun obbligo sulle competenze di chi vi opera.
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| Descrizione | Costo |
|---|---|
| Struttura e allestimento | 800.000 € |
| Totale | 800.000 € |
