Come aprire un caffè letterario

caffè

DESCRIZIONE

Se è vero sempre di più che ormai le piccole librerie sono costrette a chiudere davanti alla concorrenza agguerrita dei grandi supermercati dei libri, è pur vero che alcune si stanno adattando, provando a combattere “il nemico” a colpi di caffè.

Il connubio libro-tazzina piace perché significa atmosfere rilassate, tranquillità e tempi rallentati per il cliente, ma anche una maggior predisposizione all’acquisto del libro, che si traduce in fatturati più interessanti per il titolare della libreria. Bisogna tuttavia prestare attenzione ad alcuni punti, per evitare di commettere errori nell’avviamento di questa attività.

Prima di tutto, si deve selezionare accuratamente la zona, cercando di rivolgersi a gruppi di lettori affezionati cui poter offrire un servizio di eccellenza, magari con tanto di software dedicato (il costo è di circa 1.500 euro) per comunicare con i grossisti. Anche la scelta dei locali è importante. Se per un semplice caffè possono bastare 50 mq,  per un caffè letterario ne occorrono almeno 100. É necessario prevedere almeno due persone in negozio per le due diverse aree, fare promozione organizzando presentazioni, e ricercando un contatto continuo e diretto con gli editori. Infine, è vivamente consigliato avviare prima la libreria e poi il bar, anche tenendo presente della burocrazia che questo comporta (v.riquadro).

Capitolo utili. Per avere una buona redditività, meglio limitare il magazzino a poche copie dello stesso volume privilegiando il conto vendita. Il margine per il libraio sfiora in genere il 40% del prezzo di copertina, mentre decidere di optare per l’intermediazione di un grosso distributore fa scendere la percentuale al 25%.

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BUROCRAZIA

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  • Autorizzazione Comunale per la somministrazione di alimenti e bevande
  • Dichiarazione di inizio attività da presentare in Comune, tenendo presente che poi bisogna attendere 45 giorni prima di cominciare

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2023-10-10T22:30:03+02:0025 Novembre 13|Commerce|