Come aprire un blog

DESCRIZIONE

È una di quelle idee che piacciono a molti, perché a fronte di piccoli investimenti si possono realizzare potenzialmente grandi guadagni,  ma sono pochi quelli che sfondano veramente e riescono ad avere successo ed ancora meno quelli che riescono a mantenercisi. Stiamo parlando dell’idea di aprire un blog.

Sul tema si sono dette milioni di cose e la rete pullula di consigli su come diventare stelle del web, ma al di là dei facili entusiasmi  saper scrivere bene non basta a trasformare la passione per  la scrittura in un lavoro. Il mestiere del blogger è davvero duro . Richiede fantasia, una buona conoscenza informatica e soprattutto tanta, tanta costanza.

Il primo passo fondamentale per chi decide di buttarsi in questo campo consiste naturalmente nel trovare l’idea giusta, qualcosa di cui parlare. Sembra una banalità, ma non lo è affatto, anzi rappresenta probabilmente l’80% del problema. Ormai non c’è argomento che la rete non abbia sviscerato o tema che non sia stato approfondito. Bisogna sapersi ritagliare un pubblico, trovare una nicchia di mercato, individuando un tema che susciti interesse e sul quale si abbia qualcosa da dire, sul quale si abbiano delle competenze tangibili. Ovviamente essere i primi a parlare di qualcosa sarebbe l’ideale, ma non è detto che sia una condizione indispensabile.  Si può anche scrivere di un tema già affrontato da altri, ma si può decidere di farlo in modo differente, per esempio organizzando diversamente le pagine del blog in modo tale che siano più fruibili, oppure puntando su un contenuto migliore.

Il secondo passo consiste nella fase di creazione vera e propria. Generalmente la piattaforma più utilizzata in questi casi è WordPress, che offre due possibili soluzioni: acquistare uno spazio Web e installare WordPress su quest’ultimo, oppure collegarsi al sito internet WordPress.com, cliccare sul pulsante “Cominciamo!” e sfruttare gli spazi offerti gratuitamente dalla piattaforma, tenendo però presente che non sarà poi in nessun modo possibile mettere alcun tipo di pubblicità sul sito. Alternativamente un’altra ottima piattaforma gratuita per creare un blog è Blogger di Google che malgrado offra gratuitamente i suoi spazi, consente comunque di guadagnare dal traffico mediante la pubblicità di Adsense, oppure MyBlog di Virgilio. Occhio in questa fase alla scelta del nome. Dare al proprio blog un nome facile da ricordare e soprattutto da trovare permetterà di raggiungere un buon posizionamento sui motori di ricerca in tempi più brevi. È quindi un aspetto da non trascurare affatto.

Creato il proprio blog si passa alla fase più difficile, quella della promozione. Si parte naturalmente dai social network, creando una pagina apposita su Facebook da far girare tra gli amici. Ogni “mi piace” consente di allargare la platea di potenziali lettori e di migliorare il SEO, per cui bisogna raggiungere il maggior numero  di persone iscrivendosi a tutti i gruppi possibili, condividere link e postare quotidianamente commenti accattivanti con tanto di immagini in grado di attrarre l’attenzione. Stesso discorso per tutti gli altri social, primo fra tutti Twitter, stando bene attenti alla politica della società. Cercare di far arrivare dei “twitt” a troppi sconosciuti può infatti portare alla sospensione del profilo.

Un altro strumento utile in questo step sono gli aggregatori di notizie come Diggita e OKnotizie che permettono agli utenti di postare link in grado di generare traffico, ma anche YahooAnswer. Iscriversi e rispondere alle domande segnalando il proprio sito, laddove chiaramente abbia un senso farlo, può rivelarsi un’idea vincente. Da considerare poi i quotidiani on line e le riveste specializzate, con i loro forum e i loro blog, dove lasciare commenti e scambiare opinioni. Maggiore sarà la condivisione quotidiana, maggiori saranno i ritorni in termini di utenti.

Si sottolinea l’espressione “condivisione quotidiana”, perché è l’unico modo per promuovere realmente un blog. Dopo una partenza in genere scoppiettante, in cui parenti e amici fanno lievitare il traffico , infatti, in genere si assiste ad una progressiva diminuzione dello stesso. Motori di ricerca quali Google impiegano mesi ad indicizzare le pagine di un sito, pertanto è necessario inizialmente stringere i denti e contare unicamente sulle proprie forze, senza scoraggiarsi. Se l’idea sottostante il blog è buona e i contenuti sono di qualità, il web premierà la costanza del blogger.

Capitolo redditività. È la domanda che tutti si pongono, ma sulla quale le risposte sono spesso divergenti. Per vendere spazi pubblicitari sul proprio blog è necessaria l’apertura della Partita IVA? La risposta è sì. Non si può operare con la ritenuta d’acconto, perché si tratta di un’attività continuativa e non di una prestazione occasionale. Quindi è necessario munirsi di codice Ateco, che  per la sola vendita di spazi pubblicitari e affiliazioni è il 731102, con descrizione attività: Conduzione campagne marketing e altri servizi pubblicitari.

Ma conviene farlo? Per poter rispondere a questo quesito bisogna considerare che esistono due diverse situazioni: il caso di un disoccupato e il caso di un lavoratore dipendente. Il primo pagherà circa 100 euro per l’apertura della Partita IVA e almeno 2.800 euro annui di contributi all’INPS , per un totale di 2.900 euro cui bisogna aggiungerne altri 1.000 circa di spese per il commercialista (non obbligatorio ma fortemente consigliato). Il secondo versando già i contributi alla sua cassa di previdenza risparmierà invece la spesa dell’INPS e avrà solo le restanti . Ipotizzando di operare in regime dei minimi per usufruire del regime fiscale agevolato, vuol dire quindi che per essere in pareggio il primo dovrà guadagnare almeno 325 euro mensili, mentre il secondo 91. Questo solo per non avere perdite. Viene da sé pertanto che prima di pensare di iniziare a monetizzare il traffico generato dal proprio sito occorrerà valutare attentamente l’ammontare delle entrate mensili.

Piaciuto questo articolo? Ricordati che se ti occorre una mano per promuovere la tua attività ad un costo contenuto, puoi provare a contattare i nostri partners.

[divider]

BUROCRAZIA

[checklist]

  • Solo nel caso di vendita di spazi pubblicitari, apertura della Partita IVA

[/checklist]

[divider]

INVESTIMENTI

Descrizione Costo
Dominio internet 50 €
Totale  50 €
2023-10-10T22:20:21+02:002 Febbraio 14|< 1.000 €, Web|