Il numero dei birrifici artigianali italiani è aumentato esponenzialmente negli ultimi anni. Erano 7 nel 1996. Se ne contavano 450 alla fine del 2012. Segno che la passione per le “bionde” di qualità, soprattutto tra i giovani, continua ad aumentare. Il settore infatti è in grande crescita, c’è molta attenzione da parte dei clienti e dei locali, ed una continua richiesta di eccellenza che premia coloro che decidono di puntare sulle materie prime del territorio. Questo malgrado la forte concorrenza, il momento economico decisamente sfavorevole e la necessità per sopravvivere di proporre un prodotto di qualità, unico, che riesca a distinguersi dagli altri.
Ma come si comincia? Il punto di partenza, valido sia per i professionisti che per gli amatori, può essere il corso organizzato dall’Associazione Degustatori Birra che si concentra sia sui differenti tipi di birra che sui vari abbinamenti. Non esistendo un corso sul territorio che riconosca il titolo di Mastro Birraio e che fornisca dunque una qualifica ad hoc, per proseguire la formazione il solo punto di riferimento è UnionBirrai, che permette di fare il salto di qualità.
Messa a punto la preparazione si passa dunque agli investimenti. Quello più consistente è costituito dall’impianto. Per partire con una produzione di 1.000 litri occorrono 150 mila euro ed una superficie di circa 500 mq, che deve essere ben curata e pulita. La pulizia è fondamentale perché le norme igieniche sono stringenti. A questo bisogna aggiungere il costo del personale, di almeno un addetto, anche se la media per impianto in genere è di 3 persone.
Un attenzione particolare merita poi la distribuzione, che può fare la differenza. Molti produttori sono abili artigiani ma non avendo una mentalità commerciale non riescono a sfondare per mancanza di un’adeguata promozione. Fondamentali sono le manifestazioni del settore, come l’Italia Beer Festival, e l’organizzazione di serate a tema birrario.
Infine, la scelta del prezzo finale. Se quello di produzione mediamente parte da 1,5 euro al litro, in genere quello al consumatore deve muoversi in un range di 2,5-3,5 euro.
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| Descrizione | Costo |
|---|---|
| Impianto | 150.000 € |
| Personale (costo annuo) | 30.000 € |
| Totale | 180.000 € |
