L’interesse degli Italiani verso i negozi su strada cresce sempre di più. Aumentano gli ambulanti, si moltiplicano le ape-car, ma c’è qualcuno che è riuscito ad andare oltre, inventandosi un bar mobile: un carretto attaccato ad una bicicletta, che all’interno contiene una macchina del caffè in miniatura, per portare ovunque la più diffusa bevanda calda italiana, l’espresso.
Si tratta in sostanza dell’evoluzione del mai dimenticato gelataio da strada, una nuova sfumatura dello street-food, che si muove fra marciapiedi, piazze, giardini e quartieri popolari, e che sta suscitando ovunque curiosità e simpatia.
Attrezzare una “Coffee Bike” ha un prezzo che potrebbe aggirarsi intorno ai 5-6 mila euro. Tenendo conto che un caffè viene venduto a 2 euro, ed ipotizzando di vendere almeno 200 caffè al giorno, in un mese si parla di circa 12 mila euro di incassi. Non male, specie se si considera che per aprire un locale tradizionale possono servire anche centomila euro.
Ma gli aspetti positivi sono molteplici. Il mini bar, infatti, non ha spese fisse per affitto, personale, pulizie del locale, occupazione del suolo pubblico, tavoli e sedie. Inoltre consuma poca energia e non inquina.
E la burocrazia? La trafila burocratica può richiedere molto tempo, ma in sostanza sono solo due i documenti realmente necessari: la licenza dell’Usl, che autorizza la somministrazione di bevande e alimenti, e la licenza di attività ambulante del Comune.
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- Licenza per la somministrazione di bevande e alimenti
- Licenza di attività ambulante del Comune
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| Descrizione | Costo |
|---|---|
| Veicolo allestito | 6.000 € |
| Totale | 6.000 € |
